Giovedì 30 settembre alle 20.45 presso il Pub del Duca a Capoluogo (Ge) si terrà una serata completamente dedicata alla Scozia e in particolare alla sua produzione gastronomica e birraia! Le birre di Brewdog accompagneranno un menù ispirato alla Scozia in una serata-degustazione alla quale sarà presente Kuaska. Di seguito il menù della serata e tutte le informazioni su prezzi e modalità di prenotazione.
MENU
Salmone, aringa e specialità di pesce con salse della tradizione scozzese
BREWDOG PUNK IPA
Carni miste con crema di birra e verdure
BREWDOG CHAOS THEORY
Dolci scozzesi
BREWDOG RIPTIDE IMPERIAL STOUT
Euro 35
Le birre saranno tutte alla spina, scaraffate e servite ai tavoli
quindi in quantità illimitata:-)
Prenotazioni: Pub Del Duca 010-321564 (dalle ore 19 in poi, chiuso il martedì)
Il 2012 inizia con una importante novità. L'offerta di Ales and Co si arricchiesce infatti di un nuovo birrificio, lo scozzese Black Isle, che si distingue nel panorama europeo per produrre esclusivamente prodotti che utilizzano materie prime provenienti da agricoltura biologica e che in parte sono ottenuti nei campi dell'azienda di proprietà del birrificio.
Nato nel 1998 nella piccola città di Munlochy - nel nord della Scozia - come attività collaterale a quella dell'azienda agricola, per 11 anni, Black Isle Brewery, ha prodotto le proprie birre in un piccolo impianto da 5 barrel (586 litri) che non gli ha comunque impedito di crescere ogni anno del 50% rendendo necessaria la costruzione di un nuovo impianto produttivo. Così, nel 2008, è iniziata la costruzione di un nuovo birrificio, che si è conclusa a metà del 2009 e ha portato Black Isle ad avere una nuova sala cottura da 30 barrel (3520 litri) e una sala fermentazione da 210 barrel (24643 litri).
Oltre al nuovo impianto Black Isle Brewery dispone di 120 acri coltivati a orzo in agricoltura biologica e totalmente destinato a diventare malto.
Le birre importate da Ales and Co. sono:
Yellowhammer: una birra dorata, fresca e leggera, di facile beva e con belle note fruttate e floreali che la rendono estremamente piacevole;
Blonde: birra bionda dal basso tenore alcolico (4,5 %) che unisce alla piacevole dolcezza un finale secco e leggermente amaro;
Red Kite Ale: esemplare modello di birra inglese grazie ai toni ambrati e caramellati, al corpo e alla gasatura molto bassi e a un finale asciutto. A tutto ciò si unisce il basso tenore alcolico;
Scotch Export Ale: una delle ale più alcoliche (6,2 %) del birrificio. Calda e dolce già al naso è completata in bocca da intense note tostate;
Porter: una versione morbida di uno degli stili anglosassoni per eccellenza. Scura, quasi impenetrabile con belle note di cioccolato fondente e caffé. Una leggera acidità le dona freschezza;
Hibernation Oatmeal Stout: una stout decisamente alcolica per gli standard britannici con fiocchi d'avena. Morbida e sottile, molto elegante nei profumi e bilanciata tra le note tostate e balsamiche.
Questo è Black Isle Brewery, un birrificio che siamo sicuri non tarderà a farsi conoscere e a diventare un punto di riferimento per la birra d'oltremanica.
Si susseguono le birre ad Highway to Ale, pub organizzato da Ales and Co. Un pub che sta diventando durante il Salone del Gusto 2010 un luogo di incontro per appassionati e birrai. Incontri che possono dare vita a laboratori estemporanei come quello che ieri ha fatto incontrare il birrificio scozzese Brewdog con l'associazione Amici del Toscano. Un abbinamento sorpredente quello tra la Paradox Isle of Arran, la Paradox Smokehead e la AB:04, assaggiata in questi giorni in anteprima assoluta. Si tratta della quarta birra del progetto Abstrakt, ed è una imperial stout nel quale sono stati aggiunti peperoncino, caffé in grani e cocco. Una birra dai toni piuttosto dolci, caratterizzata da un equilibrio inatteso e da un corpo piuttosto esile che la rende molto piacevole.
Un momento della degustazione di Cigari e Brewdog
Nel frattempo oggi si sono potute apprezzare la I Hardcore You che ha espresso nel fusto tutta la sua potenza, la AB:03, della quale parleremo nel prossimo post, e le classiche Red McGregor e Best Bitter che hanno portato a Torino le atmosfere dei più bei pub inglesi.
Incontri ravvicinati con Kuaska
Highway to Ale affollato
Dopo quasi un anno di assenza tornano in bottiglia le birre di Thornbridge. Da pochi giorni sono disponibili, in formato da 500 ml, rifermentate in bottiglia, tre grandi classici del birrificio di Ashford-in-the-water: la Jaipur, la Kipling e la Saint Petersburgh.
Il birrificio, seguito dall'italiano Stefano Cossi, si è spostato dall'originario impianto in una struttura poco fuori il paese di Ashford.
Tutte le birre in bottiglia sono bottle conditioned (rifermentate in bottiglia) e hanno nell'utilizzo di buone quantità di luppoli una delle loro principali caratteristiche, il che le rende molto accattivanti a livello aromatico ed estremamente beverine, anche quando si tratta di birre più impegnative a livello alcolico, come nel caso della St Petersburgh.
Come sempre vi invitiamo a controllare la disponibilità nell'area Download del nostro sito.
Lunedì 1 marzo a Roma, presso l'Open Baladin in Via degli degli specchi 6, si terrà una degustazione-aperitivo con le birre di Brewdog. Per l'occasione saranno presenti James Watt uno dei due fondatori del birrificio e Kuaska. L'occasione è davvero da non perdere, in degustazione ci saranno, in un crescendo alcolico e aromatico: Nanny State, Caos Theory, Hardcore IPA, Paradox Islay Cask (invecchiata per due anni in bottiglia) e infine la Tactical Nuclear Penguin. Oltre a quelle di Brewdog, saranno presenti due birre italiane anch'esse figlie di un lavoro di ricerca: la Duchessic di Birra del Borgo una Duchessa tagliata con lambic e la Xfumé di Baladin, una Xyaoyu con infusione di foglie di thé lapschang souchong. A presentare questi due prodotti saranno Leonardo Di Vincenzo, titolare del Birrificio del Borgo e Paolo (Palli) Fontana, birraio di Baladin.
Una serata interessantissima, per un aperitivo diverso dal solito e per capire dove il mondo della birra si stia spingendo.
Il costo della serata è di 20 €, per maggiori informazioni e per prenotare scrivere a openbaladincomunicazioni@gmail.com.
La storia di questa nuova birra in arrivo lunedì 1 agosto inizia nel novembre del 2010 e questo forse aiuta a capire il suo stile non proprio estivo. La Black Tokyo* Horizon è una collaboration beer prodotta da Brewdog, Mikkeller e Nogne O. Come il nome lascia intuire, la birra è il frutto della fusione delle stout prodotte dai tre birrifici: Tokyo*, Black e Dark Horizon.
Il risultato è una imperial stout caratterizzata dalle note dei malti scuri, utilizzati in ampissima quantità, e asciugata e rinfrescata da buone dosi di luppolo.
Come detto la Black Tokyo* Horizon sarà disponibile a partire dalla prossima settimana in quantità molto limitate.
Un'imperial black Ipa da 11,5 gradi, luppolata per tre volte e prodotta combinando malti scuri e una quantità monumentale dei luppoli preferiti da Brewdog. Così il birrificio scozzese presenta l'ultima nata della linea Abstrakt. Come per tutte le altre birre della linea anche la AB:06 è un prodotto unico, confezionata in una bottiglia da 375 ml con tappo a fungo.
La AB:06 sarà disponibile da inizio giugno. Vi invitiamo a tal proposito a controllare nella sezione Download del nostro sito le disponibilità che vengono costantemente aggiornate.
Era il settembre del 2010, quando i tre birrai del birrificio dell'Indiana Three Floyds - Nick Floyd, Barnaby Struve e Chris Boggess - brassarono una birra presso Brewdog. Ovviamente da questo incontro non poteva che nascere un prodotto estremamente particolare, a cominciare dal nome, e con una forte impronta "territoriale"!
La Bitch Please è un barley wine da 12,5 gradi, prodotta con sette malti diversi, tra i quali spicca il peated proveniente dalla zona di Ilay a dare una nota torbata e tre luppoli di origine neozelandese (Green Bullet, Nelson Sauvin e Motueka, quest'ultimo utilizzato in dry hopping). Per caratterizzare territorialmente la birra invece , oltre al peated, due ingredienti - caramelle toffee e shortbread (i biscotti tutto burro scozzesi) - e l'affinamento per otto mesi in botti di whiskey Jura.
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Ora che questo lungo periodo è passato la birra è pronta e dal 10 / 15 di Maggio sarà disponibile in bottiglia. Una prima occasione per assaggiarla sarà il festival United Indipub che si svolgerà dal 30 aprile al 2 maggio al Podere Elisa in Via Caduti della Bettola, 119 di Vezzano sul Crostolo (RE).
Come sempre vi invitiamo a controllare la disonibilità delle birre nella sezione Download del sito.
Una nuova birra entra nella gamma di Brewdog, anche se si tratta di una birra prodotta in quantità molto limitate e a 6 mani, con il contributo decisivo, molto chiaro nel nome, di tre beer writers, tra i più famosi nel Regno Unito: Zak Avery, Pete Brown e Mark Dredge.
Continue readingMeantime è uno dei birrifici inglesi più conosciuti all'estero. Fondata nel 1999 da Alastair Hook, sulle rive del Tamigi, oggi dispone del più grande impianto per la produzione di birra mai costruito a Londra dal 1936, anno di fondazione della succursale inglese della Guiness a Park Royal. Nuovo impianto che grazie anche all'arrivo di un nuovo birraio dagli Stati Uniti - Peter Schmidt, già birraio presso Red Hook - inizia a dare i primi frutti.
Il più tangibile è la nuova birra, la cui ricetta è un'idea proprio del nuovo birraio, che già dal nome racconta molto di sé stessa: Yakima Red.
Si tratta di una red ale da 4,4 gradi pensata per dare il maggior risalto possibile ai luppoli che crescono nella Yakima Valley (Washington State) in una delle aree più importanti al mondo per la coltivazione di questa fondamentale pianta. Per questo, a differenza di quanto non avvenga normalmente per le Ipa, corpo, tenore alcolico e amaro sono stati tenuti piuttosto bassi, lavorando invece sull'aromaticità dei luppoli e costruendo una birra che ha nel gioco tra luppoli americani (Cascade, Citra, Centennial, Amarillo, Simcoe) e malti inglesi e più in generale europei (Pale ale inglese e Caramalt inglese e continentale) la sua forza. In tal senso, infatti, forse anche la definizione di Ipa risulta errata.
La birra infatti è di un bel tono rubino, molto inglese, e che è possibile ritrovare nelle classiche bitter. Questo colore, racconta il birraio, è ottenuto dall'utilizzo di malto crystal e caramel, che oltre alla componente cromatica contribuiscono con un dolce profilo aromatico e con un buon corpo. La luppolatura avviene totalmente nella fase finale della produzione in modo da controllare l'amaro complessivo della birra ed estrarre solo le note citriche e di frutta esotica che vengono addirittura esaltate dal dry hopping.
La Yakima Red è prodotta in edizione limitata, la sua disponibilità, come per gli altri prodotti, va controllata nella sezione Download del sito.